Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

giovedì 18 gennaio 2024

Scuola di Alta Formazione in Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze di Cassino rivolta agli allievi della scuola secondaria in cui è curriculare l'insegnamento della filosofia: 16 gennaio: "Il problema mente-cervello-corpo: dagli esperimenti mentali del cervello in vasca agli organoidi cerebreli" a cura di Alice Chinaia

 16 gennaio martedì ore 15 :

Il problema mente-cervello-corpo: dagli esperimenti mentali del cervello in vasca agli organoidi cerebrali
Dott.ssa Alice Chinaia (IMT- Lucca)
il problema mente-cervello-corpo è uno dei temi centrali nella filosofia della mente, forse l'unico vero problema da cui derivano tutti gli altri. Hilary Putnam congegnò un esperimento mentale: uno scienziato espianta un cervello umano e lo istanzia in una vasca dotata di nutrienti. Un computer esterno, attraverso dei congegni, invia stimolazioni elettriche sicché il cervello ha una serie di stati coscienti: vede, sente di alzare un braccio, ecc.. Ma è cosciente di essere un cervello?
Oggi abbiamo la possibilità di coltivare cervelli in vasca ma con una prospettiva diversa da quella di Putnam

Biologi e neuroscienziati stanno creando, a partire da cellule staminali umane, dei modelli tridimensionali del cervello. Questi modelli, chiamati organoidi cerebrali, promettono grandi passi avanti nella comprensione di malattie che distruggono il corretto funzionamento neurale, come la schizofrenia o il morbo di Alzheimer, ma al contempo sembrano anche essere dei complessi puzzle etici. Che uso può esserne fatto? C’è la possibilità di brevettare le scoperte fatte con essi? Che tipo di consenso va richiesto a coloro i quali decidono di donare le loro cellule? E, ancora, quanto avanti si può spingere la scienza nella creazione di modelli del cervello umano? C’è la possibilità che questi “mini-cervelli” diventino più che delle semplici colture? E, per finire, è davvero giusto chiamarli “mini-cervelli”?

 
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Scuola di Alta Formazione in Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze (aperta agli allievi della scuola secondaria) di Cassino: VII edizione

                                                       

                                                                                                                                                                       
                                                                                     



                                                  
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 Scuola di Alta Formazione in Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze

                                   VII Edizione   Gennaio-Febbraio 2024 (online)

16 gennaio martedì ore 15 :                      

  Il problema mente-cervello-corpo: dagli esperimenti mentali del cervello in vasca agli organoidi cerebrali

   Dott.ssa  Alice Chinaia (IMT- Lucca)

23 gennaio ore 15:

 Un mare da curare: plastica, specie aliene e riscaldamento globale

Dott.ssa Jessica Vettese (biologa marina)

26 gennaio ore 16:

Proiezione del film- documento di Wemer Weik:

 Etty Hillesum, cuore pensante della baracca. L’esercizio incrollabile della compassione.  Intervengono Nadia Neri (psicoanalista junghiana, International Association for Analytical Psychology), Luigi Turinese (psicoanalista junghiano, International Association for Analytical Psychology), Maria Felice Pacitto(filosofa, psicoterapeuta. A.I.P.U.T.A.F.E) (evento in presenza)

30 gennaio martedì ore 15:                                                                                                                                                              

 Esplorazioni neurofilosofiche e neuroetiche: dalla mente ai disordini della coscienza.

Prof. Federico Zilio (Università di Padova)

6 febbario ore 15

 Dilatare l’esperienza e ridurre il tempo: l’intelligenza artificiale alla prova della responsabilità intergenerazionale

Prof: Antonio Carnevale (Università di Bari)

13 febbraio ore 15

Emozioni e sentimenti. Quanto e come sono significativi per la vita umana e per l’agire morale?

Dott.ssa Maria Felice Pacitto (filosofa, psicoterapeuta)

Scuola capofila aderente al pogetto: Liceo-Ginnasio “Giosuè Carducci” di Cassino.Dirigente: Prof.ssa Licia Pietroluongo; docente di filosofia referente: Prof. Max D’Aliesio




                                                                                         

giovedì 7 dicembre 2023

GRUPPO D'INCONTRO 16 Dicembre:"Viviamo vite frenetiche e spesso infelici, ansia e stress ci bersagliano. Diventiamo consapevoli dei nostri bisogni autentici e ritroviamo noi stessi"!

 

Centro di “ Psicologia Umanistico-Transpersonale ed         Anualisi Fenomenologico-Esistenziale

                              PSICOTERAPIA, STUDIO, RICERCA 

                                                 Programma 2023-2024             

       Psicologia positiva, del benessere e della salute

Esercizi di consapevolezza emotiva e corporea, tecniche di immaginazione, tecniche di Mindfulness

                 GRUPPO d’INCONTRO

                                                        Workshop

Viviamo vite frenetiche e spesso infelici, ansia e stress ci bersagliano. Diventiamo consapevoli dei nostri bisogni autentici e ritroviamo noi stessi!

                                           Sabato 16 dicembre                     

                                                                           Ore 15-19

 

Il Gruppo d’Incontro aiuta a

-conoscere se stessi

-sviluppare parti di sé rimaste inespresse

-scoprire il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e a sviluppare la nostra capacità di creare rapporti

-sciogliere nodi e situazioni problematiche della nostra esistenza

Il Gruppo d’Incontro è utile per chiunque voglia fare cambiamenti nella propria vita e per quanti sono professionalmente impegnati in ambito sanitario ed educativo.

AI PARTECIPANTI VERRA’ RILASCIATO UN ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

*M.Felice Pacitto, psicologae psicoterapeuta, è stata allieva e collaboratrice di Rollo May e Ronald Laing. E’ stata tra i primi a sviluppare, in Italia, il metodo dei Gruppi d’Incontro, di cui ha dato una formulazione teorica e metodologica nel testo “Dal Sentire all’Essere”, Magi Editore.

Per informazioni e per la prenotazione (obbligatoria) telefonare al “Centro di Psicologia Umanistica” via Molie,4-Cassino tel/fax:0776/25993(ore 16-18, mercoledì); cell3382481768; mariafelice@humanistic-psyc.it

Basta con la storia del patriarcato all'origine dei femminicidi: serve solo a coprire altre motivazioni e responsabilità

 Ho partecipato nella giornata dedicata alla violenza contro le donne ad un evento organizzato presso la casa della cultura. Sono rimasta perplessa da una relazione che, ribadendo il concetto del patriarcato, faceva riferimento ad una lettera di san Paolo in cui si dice che le donne devono essere sottomesse ai mariti. Di qui l'origine, appunto, del patriarcato. D'accordo. Ma c'è bisogno ogni volta di fare la storia del ruolo o del mancato ruolo delle donne?. Questi discorsi si facevano 20 anni fa, e se proprio li si voleva fare correttamente si faceva riferimento al robusto testo di Adriana Cavarero, ottima filosofa attenta alle questioni femminili, "Nonostante Platone". UN testo da leggere proprio per comprendere le tappe della storia del femminile.La cosa mi ha fatto ricordare una relazione (ce la devo avere da qualche parte) sul tema del femminile che tenni presso la SIPs (società italiana di psicologia scientifica) partendo proprio dalla discriminazione della donna operata dai filosofi dell'antichità ma che non impedisce "il ritorno del rimosso". Se Platone attribuisce alle donne caratteristiche negative e ctonie (irrazionalità, materialità, ecc..) riservando agli uomini tutto il postivo, è anche vero che nel Convivio sempre di Platone, Socrate ovviamente il personaggio più importante di tutto il dialogo mette in bocca a Diotima, la vecchia di Mantinea, il discorso su Eros che è il tema del dialogo. Questo testo per me bellissimo e utilissimo perchè dà la possibilità di lavorare se letto insieme ai ragazzi su moltissime tematiche, non aveva una versione scolastica ( cè da chiedersi perché) per cui io dovetti far comparare il testo edita da Adelphi con qualche difficoltà di tipo burocratico, diciamo così. Ho riproposto la lettura di questo testo di pomeriggio, all'interno di una iniziativa (prevedeva tre incontri) sul femminile, presso il mio centro, alcuni anni fa. Il pubblico era variegato e c'erano persone che non avevano una grande cultura ma interessate. Ora proporlo a scuola non sarebbe possibile perché i Classici non si leggono più. Tutto questo accadeva una ventina di anni fa. Oggi a meno che non si voglia fare un taglio storico della questione si deve parlare di ben altro. Già nel 2008 io andavo oltre e presentai l'8 marzo il film (ottimo), sarebbe da rivedere "E vogliamo anche le rose", film che ripercorre le tappe delle conquiste femminili ma in cui è implicito il messaggio: vogliamo i nostri diritti ma anche bellezza e amorevolezza, non vogliamo rinunciare a ciò che è fondamentale per vivere una vita soddisfacente. La Cortellesi vi si è ispirata? Ma lasciamo questo argomento. Viviamo oggi un'epoca di profonde rivoluzioni: l'intelligenza artificiale cambierà totalmente le nostre vite, la crisi climatica anche. Ma sembra che nessuno voglia accorgersene. Il futuro è incerto, i modelli familiari sono cambiati, i ragazzi sono sempre in "compagnia" cioè con telefonino e computer, soggetti a qualsiasi tipo di influenza incontrollabile. Sono finiti quei tempio in cui i ragazzi erano in camera da soli a studiare. E' chiaro che i genitori non li conoscono ed hanno perso ascendente su di loro . SE un ragazzo non può specchiarsi negli occhi di madre e padre come si sviluppa' Come può sviluppare la sua identità se non ha un giusto rispecchiamento da parte dei genitori e per di più in un mondo caotico, in veloce trasformazione qual è quello attuale? Oggi il tema psicologico centrale è quello dell'identità: i maschi hanno perso ruolo da molteplici punti di vista, devono ridefinire la loro identità e sono in forte sofferenza. Le donne, dopo anni di lotte per i diritti, devono stabilire cosa vogliono adesso e chi sono e che cosa vogliono essere. I ragazzi non stanno meglio da questo punto di vista. Filippo non ha sviluppato un sua identità, magari anche un progetto di vita, ha bisogno della stampella di Giulia ma nello stesso tempo non può reggere il confronto con Giulia che si è, invece autorealizzata, ha una sua identità e sa quello che vuole.

Potrebbe essere un contenuto artistico raffigurante una o più persone
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